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Fame emotiva: uno psicologo per dimagrire

Ho seguito tantissime diete nella mia vita, ma poi ho sempre ripreso i chili persi (o anche di più!)…Non ce la farò mai: del resto io non ho forza di volontà!

Alzi la mano chi ha fatto questo discorso almeno una volta nella vita. Bene, questo articolo è scritto apposta per te (e, no, non è questione di forza di volontà, altrimenti sembra che possa farcela solo chi ce l’ha mentre tutti gli altri son spacciati!)

FAME EMOTIVA E BINGE EATING

Ti è mai capitato di svuotare, quasi senza accorgertene, un intero pacchetto di biscotti o patatine, perché “la giornata è andata male” oppure “perché devo colmare un vuoto” o “perché sono triste?”. Questo è un esempio di fame emotiva, ossia quella voglia di mangiare che prende non perché si è a digiuno da diverse ore (non brontola lo stomaco per intenderci), ma in risposta a uno stato emotivo (tristezza, rabbia, noia che coglie la sera quando alla tv non c’è nulla..). C’è un bellissimo libro di Vinai e Todisco che si intitola: “Quando le emozioni diventano cibo”, ecco io credo che questa sia la definizione perfetta e che meglio rende l’idea: la fame nervosa è quel “fenomeno” per cui si mangia in risposta ad un’emozione.

La fame emotiva diventa Binge Eating quando il mangiare diventa compulsivo, ossia quando le abbuffate divengono molto frequenti e la persona arriva a mangiare una quantità di cibo eccessiva in un tempo limitato (ad esempio, due ore). Le persone raccontano spesso di non riuscire a fermarsi, di non capire bene cosa succeda in quei momenti, ma poi, una volta finito, avvertono un grandissimo senso di colpa e una forte frustrazione (“Perché ho mangiato così tanto? Non dimagrirò mai! Faccio schifo!”). Il Binge Eating Disorder (Sindrome da alimentazione compulsiva) si differenzia dalla bulimia, perché non sono presenti condotte eliminatorie finalizzate a “compensare” l’abbuffate (vomito, purghe…).

QUALCHE DOMANDA DA PORSI

1)      Mangi di più quando sei stressato o triste o nervoso?

2)      Mangi anche se ti senti già pieno/a perché “non riesci a fermarti”?

3)      Hai spesso la sensazione di perdere il controllo sul cibo?

4)      Mangi in grandi quantità anche quando non hai fame “di stomaco”?

5)      Senti il desiderio di mangiare quando si avvicina una situazione spiacevole o che ti agita?

6)      Quando ti annoi o quando non ho niente da fare ti viene voglia di mangiare?

7)      Il cibo è rassicurante/colma un vuoto?

8)      Capita spesso di sentirti disgustato/a da te stesso, depresso/a o molto colpevole dopo esserti abbuffato?

COME PUÒ AIUTARMI UNO PSICOLOGO?

Lo psicologo non propone “diete”, gli psicologi che si occupano di alimentazione e gestione del peso corporeo, aiutano a capire perché si mangia troppo, quali sono i fattori che influenzano la fame e le cause che hanno determinato il sovrappeso. Inoltre, durante il percorso vengono fornite delle tecniche e strategie utili per imparare a gestire l’alimentazione e a far fronte agli “attacchi di fame nervosa”.

Anzi, nel prossimo articolo, parleremo proprio di come distinguere la fame emotiva da quella fisica: non perdetevelo!

Nel frattempo, se la questione “fame nervosa” ti ha toccato da vicino, contattami senza impegno ( http://www.goccedipsicologia.it/contatti/ ) per richiedere informazioni a riguardo.
Sia in studio (Saronno o Milano) sia a distanza (tramite Skype) propongo percorsi di gestione del peso corporeo e supporto psicologico alla dieta.

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